Dislalie
Si tratta di disturbi dell’articolazione dei fonemi, la cui causa è imputabile ad alterazioni funzionali o organiche a carico dell’apparato fonatorio.
Nelle dislalie funzionali, l’errata pronuncia è attribuibile a una scorretta impostazione e utilizzazione di una o più sezioni dell’apparato fonatorio (labbra, lingua, denti), mentre in quelle organiche la causa è riconducibile a palatoschisi, insufficienza velare, malformazioni delle arcate dentarie (prognatismo, progenismo), alterazione del morso dentale, palato ogivale, frenulo corto, macroglossia, ipertrofia delle adenoidi, riniti ricorrenti/persistenti che obbligano il bambino a respirare con la bocca aperta determinando così dislalie a carico dei fonemi che vengono articolati mediante elevazione della parte anteriore della lingua.
Ci sono anche le Dislalie audiogene, dovute a malattie che impediscono una buona percezione dei suoni da parte del bambino e di conseguenza un’errata pronuncia dei vari fonemi. Le cause principali di questo tipo di dislalie sono la sordità e le otiti ricorrenti nei primi anni di vita del bambino.
Le dislalie infantili sono piuttosto frequenti nel corso della maturazione linguistica dei bambini poiché, talvolta, la capacità di controllare i movimenti necessari a una corretta emissione dei suoni è ancora immatura e inadeguata. In una percentuale di soggetti le dislalie regrediscono spontaneamente con la crescita, mentre nell’altra si protraggono fino all’età scolare, oltrepassando così la soglia fisiologica concessa.
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