Disabilità cognitiva
La disabilità cognitiva è caratterizzata da un ritardo nello sviluppo cognitivo, che si manifesta con difficoltà nell’apprendimento anche di semplici abilità e un rallentamento dello sviluppo psico-motorio. L’intervento precoce è utile per sollecitare lo sviluppo e permettere al bambino di raggiungere importanti obiettivi di crescita. Diventa quindi utile intervenire quando i genitori o gli insegnanti notano che il bambino, pur migliorando costantemente, sembra farlo più lentamente. Gli obiettivi della riabilitazione possono essere:
- Modificabilità del comportamento favorendo i comportamenti adattivi rispetto a quelli problematici;
- Aumento del sentimento di competenza;
- Raggiungimento di graduale autonomia in diversi ambiti dello sviluppo.
Per la riabilitazione, lo psicologo condivide con la famiglia l’intervento che può essere di tipo logopedico e/o di potenziamento cognitivo, attraverso incontri individuali o di gruppo, integrato con incontri periodici con i genitori e insegnanti. Il percorso è individualizzato e progettato in base all’età, alle potenzialità e carenze osservate. Si può lavorare, infatti, sulla modificabilità del suo comportamento favorendo i comportamenti adattivi rispetto a quelli problematici o ripetitivi. Proponendo attività che utilizzino tecniche di problem solving, aumentino la regolazione del comportamento in parallelo con il sentimento di competenza per arrivare all’autonomia del bambino.
Difficoltà comportamentali
Le difficoltà comportamentali sono caratterizzate dalla difficoltà di controllo e gestione delle emozioni e da una compromessa capacità di conformare il proprio comportamento alle richieste dell’ambiente. Spesso infatti i genitori o gli insegnanti notano che il comportamento del bambino si discosta molto dal comportamento dei coetanei e compromette il funzionamento scolastico e sociale del bambino. Si dovrà quindi lavorare sulla modificabilità del suo comportamento favorendo i comportamenti adattivi rispetto a quelli problematici attraverso attività che stimolino le capacità di auto-regolazione emotiva e comportamentale e, in parallelo, aumentino sentimento di competenza per arrivare all’autonomia del bambino. Per la riabilitazione, lo psicologo condivide con la famiglia l’intervento che potrebbe essere di tipo cognitivo-comportamentale con l’uso di materiale strutturato o giochi scelti anche a seconda dell’età del bimbo. L’intervento sarà integrato con incontri di parent training individuali e di gruppo con i genitori e colloqui periodici con gli insegnanti.
Learn MoreDisturbo della coordinazione motoria e disprassia
La Disprassia è un disturbo dell’esecuzione di qualsiasi gesto o azione volontaria , quindi la difficoltà di programmare, coordinare e controllare gli atti motori volti ad uno scopo. L’intervento riabilitativo del TNPEE è incentrato sulle tecniche di gioco ed interazione al fine di facilitare esperienze di movimento, di sviluppare una presa di coscienza del proprio corpo, strategie motorie sempre più flessibili e adattive e motricità fine. Gli obiettivi del trattamento, gli strumenti utilizzati e le metodologie dipendono strettamente da quanto individuato nella valutazione di ogni specifico caso.
Learn MoreDisagi psicologici ed emotivi
Il disagio psicologico ed emotivo è una situazione di sofferenza che può essere percepita più o meno chiaramente e può interessare un bambino, un adolescente, un genitore o anche la coppia genitoriale. Una famiglia può essere in difficoltà perché il bambino piccolo non vuole andare all’asilo o perché non gioca con i suoi compagni o gioca in modo eccessivamente aggressivo e appare troppo ribelle. Successivamente potrebbero presentarsi difficoltà scolastiche o mostrarsi troppo ansioso o difficilmente gestibile perché sempre in movimento.
Durante la fase adolescenziale, il ragazzo potrebbe presentare momenti di forte ribellione o un accentuato ritiro sociale, così come anche rifiuto apparentemente immotivato di andare a scuola e di impegnarsi. Sempre in questa fase emergono le preoccupazioni relative all’uso di sostanze, alle esperienze sessuali e al mondo delle dipendenze (internet, gioco, telefonino). Le psicologhe di Alternativa-mente conducono un primo colloquio conoscitivo con la coppia genitoriale, allo scopo di analizzare la situazione complessiva e capire come iniziare a procedere, per accogliere nel modo migliore i bisogni di tutti.
Disturbi del linguaggio
Secondo l’ICD-10 il disturbo di linguaggio è una condizione in cui l’acquisizione delle normali abilità linguistiche è disturbata sin dai primi stadi di sviluppo. Il disturbo linguistico non è direttamente attribuibile ad alterazioni neurologiche o ad anomalie di meccanismi fisiologici dell’eloquio, a compromissioni del sensorio, a ritardo mentale o a fattori ambientali. È spesso seguito da problemi associati quali le difficoltà nella lettura e nella scrittura, anomalie nelle relazioni interpersonali e disturbi emotivi comportamentali.
Learn MoreBalbuzie nei bambini
Disturbo della fluenza verbale, caratterizzato da alterazioni del ritmo della parola, dette disfluenze, in cui il linguaggio diventa meno fluente e difficoltoso a causa di arresti, ripetizioni e/o prolungamenti involontari di suoni, sillabe, parole o frasi, con frequenti pause.
Learn MoreDisfonia nei bambini
Disturbo della voce di origine organica (nodulo, polipo, cisti, granuloma) o di tipo funzionale (cattivo e/o eccessivo uso della voce).
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